Critico d’arte e saggista, dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza Persico si dedica ai suoi interessi artistici e letterari, pubblicando nel 1923 il racconto filosofico “La città degli uomini d’oggi”. Amico di Piero Gobetti, con cui collabora alle riviste “La Rivoluzione Liberale” e “Il Baretti”, si trasferisce nel 1927 a Torino dove vive tra penose ristrettezze lavorando come uomo di fatica alla Fiat. Nel 1929 si trasferisce a Milano, dove collabora alla rivista Belvedere.Intorno al 1930 fonda la galleria del Milione e nel ’31 dirige con Giuseppe Pagano la rivista “Casabella”. Dal 1934 rivolge il suo interesse verso l’architettura, aderisce al Movimento Razionalista, realizza arredi di interni e allestimenti per esposizioni. Viene trovato morto nella sua casa nel gennaio 1936.