Umberto Galimberti (Monza, 2 maggio 1942) è un filosofo, sociologo e accademico italiano, anche giornalista de La Repubblica. Terminati gli studi classici nel 1960, si iscrive al corso di laurea in filosofia dell'Università Cattolica di Milano, laureandosi con Emanuele Severino nel 1965, con una tesi dal titolo La logica filosofica di Karl Jaspers. Con una borsa di studio, vinta nel 1963, contemporaneamente frequenta l'Università di Basilea, dove viene a contatto con lo psichiatra e filosofo Karl Jaspers, di cui diverrà poi uno dei principali traduttori e divulgatori italiani, che lo consiglia ad approfondire i legami fra psicopatologia e filosofia. Nel 1976, diventa professore di storia e filosofia al Liceo Ginnasio ”Zucchi“ di Monza, dove insegnerà fino al 1979. Sempre nel 1976, diventa professore incaricato di antropologia culturale presso la neonata Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Ca' Foscari di Venezia, quindi professore associato di filosofia della storia nel 1983, assumendone la titolarità di cattedra nel 1999, dopo aver conseguito l'ordinariato in questa disciplina. Dal 2002, ha tenuto pure gli incarichi di insegnamento di psicologia generale e di psicologia dinamica, affiancando altresì l'incarico di insegnamento di filosofia morale. Nel 1976, inizia pure un percorso psicoanalitico di analisi personale e formazione presso il Centro italiano di psicologia analitica della sede milanese, che conclude nel 1985, quando diventa membro ordinario dell'International Association for Analytical Psychology. È inoltre, dal 2003, vicepresidente dell'Associazione Italiana per la Consulenza Filosofica “Phronesis”, inaugurando nel 2006, con Luigi Perissinotto, il primo master universitario in Consulenza filosofica presso l'Università di Venezia. Ha collaborato settimanalmente con Il Sole 24 Ore dal 1987 al 1995, anno in cui inizia la collaborazione, a tutt'oggi attiva, con La Repubblica sia con editoriali su temi d'attualità che con approfondimenti di carattere culturale. Cura inoltre la rubrica epistolare di “D, La Repubblica delle Donne”, inserto settimanale de La Repubblica. Nel 2002 gli è stato assegnato il premio internazionale “Maestro e traditore della psicanalisi”, e, nel 2011, il Premio Ignazio Silone per la cultura.