Guido Piovene (Vicenza, 27 luglio 1907 – Londra, 12 novembre 1974) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Appartenente alla famiglia nobile dei Piovene, figlio unico di Francesco e Stefania di Valmarana, con una tesi su Vico conseguì la laurea in filosofia alla Statale di Milano, dove conobbe tra gli altri il filosofo Eugenio Colorni. Giovane fascista, si avviò senza indugi alla carriera giornalistica, incominciando da Il Convegno e dalle prestigiose riviste fiorentine, dirette da Ugo Ojetti, Pegaso e Pan , coprendo il ruolo di inviato fin dalla sua prima assunzione per il quotidiano L'Ambrosiano, dalla Germania. Passò successivamente al Corriere della Sera, dove lavorò da corrispondente estero a Londra e Parigi, curando anche in diverse occasioni la critica cinematografica del quotidiano, per il quale partecipò come inviato alla Mostra del cinema di Venezia. Presso la testata lombarda conobbe Dino Buzzati, Orio Vergani e Indro Montanelli. Fece scalpore al tempo la recensione entusiastica che il giornalista, noto osservatore del mondo comunista, scrisse per il libello antisemita Contra judaeos di Telesio Interlandi: questo fatto gli costò l'amicizia con Colorni. Rinfacciategli nel dopoguerra, Piovene abiurò le precedenti posizioni razziste nel suo mémoire romanzato La coda di paglia. Collaborò più avanti con Solaria, Pan, Tempo, La Stampa, con la quale proseguì la sua attività di inviato dapprima in America e successivamente a Mosca. Nel 1931 pubblicò i suoi primi racconti ne La vedova allegra, stampato dai fratelli Buratti. Ci vollero dieci anni perché Piovene desse alle stampe la sua seconda opera, Lettere di una novizia. In un secondo momento, la produzione di Piovene si orientò verso il reportage di viaggio: diede alla luce il De America nel 1953, frutto di un viaggio di 32 000 chilometri attraverso 38 stati della Federazione, assieme alla moglie Mimy, su un'automobile Buick; seguì Viaggio in Italia (1957), la più celebre guida letteraria del Bel Paese durante il boom economico, originata dalla trasmissione radiofonica RAI che Piovene tenne, dal 1953 al 1956, percorrendo il territorio da nord a sud, raccontando le 'cose viste'. Piovene si rese conto dei formidabili mutamenti in corso, dalla rapida industrializzazione alla tumultuosa e caotica crescita urbana.